Discussione:
tipi di tipi d'ingranditore
(troppo vecchio per rispondere)
Erg Frast
2004-01-24 22:54:17 UTC
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Usando prevalentemente carta BN a contrasto variabile, che tipo di testa è
preferibile sul poprio ingranditore:

1) testa a colori
2) testa BN
3) testa BN multigrade

Il tutto considerando che ogni tanto mi scappa di fare una stampa split.

Altri dubbi connessi sono:
4) le tabelle di conversione che permettono di trovare l'equivalente di una
filtratura multigrade con i filtri dicroici delle teste a colori sono
assolutamente attendibili?
5) le teste a colori sono tutte a luce diffusa o ce ne sono anche a
condensatori?

Per ora mi pare possa bastare.

Grazie

EF
centomila
2004-01-25 09:00:54 UTC
Permalink
Post by Erg Frast
Usando prevalentemente carta BN a contrasto variabile, che tipo di testa è
1) testa a colori
2) testa BN
3) testa BN multigrade
il problema dell'uso delle carte a CV è dato dall'impreveditibilità
della resa dei loro due strati sensibili: da una partita all'altra
possono variare (come in tutti i pacchi di carta normale), ma qui son
due le variabili in campo. Se affinerai la tua sensibilità prima o poi
ti accorgerai che un risultato professionale è ottenibile solo con le
carte a contrasto fisso variando il contrasto in sede di sviluppo. Che
poi le carte a CV abbiano preso il sopravvento su quelle a contrasto
fisso (più economiche da produrre) dipende dall'enorme guadagno che
tutta la catena distributiva fa risparmiando sullo stoccaggio delle
diverse gradazioni delle carte normali.
Ciò premesso, cioè l'arbitrarietà dei risultati, rimane la difficoltà
di cambiare gradazione senza dovere ritoccare il tempo di esposizione:
le teste multigrade "cercano" di compensare la modifica di luminosità
data dalla nuova filtratura inserendo con una camma un filtro di
densità, altre modificano la luminosità di due distinte lampade per il
magenta e il giallo etc etc, ma sono tutti processi arbitrari che non
possono tenere conto delle caratteristiche del foglio di carta che hai
messo sotto l'ingranditore. Ancora più variabili i valori della
filtratura della testa a colori: differenze di base, di stock di
costruzione, di invecchiamento e di percentuale di inserimento nel
fascio di luce.
In questo tentativo destinato a "futuro insuccesso" (ma può anche
darsi che tu decida di sviluppare la tua cultura fotografica in un
ambito diverso dalla CO) ti suggerirei l'uso di una testa a colori DI
CUI NON USERAI I FILTRI e di collocare sotto l'obiettivo il
portafiltri a gabbietta Ilford Multigrade. Quando tu dovessi passare
alla Agfa Multiconstrast allora potrai sostituire facilmente nelle
cornicette di plastica i filtri Ilford con i filtri Agfa, calcolati
diversamente non tanto in termini di valore i contrasto, quanto per
garantire una qualche stabilità di esposizione passando dall'uno
all'altro con quella specifica carta.
buon proseguimento
Albio
2004-01-25 12:01:05 UTC
Permalink
Boh,io sapevo che i filtri da mettere sotto l'obiettivo vanno evitati come
la peste,perchè diminuiscono la qualità dell'immagine...magari mi sbaglio.
Io per non complicarmi la vita uso il classico ingranditore con cassetto
portafiltri sopra il condensatore...

Ciau

Albio

--
"Comunque il digitale è un'altra cosa, e non mi appartiene, almeno per ora."
(P. Cardone)
Post by centomila
Post by Erg Frast
Usando prevalentemente carta BN a contrasto variabile, che tipo di testa è
1) testa a colori
2) testa BN
3) testa BN multigrade
il problema dell'uso delle carte a CV è dato dall'impreveditibilità
della resa dei loro due strati sensibili: da una partita all'altra
possono variare (come in tutti i pacchi di carta normale), ma qui son
due le variabili in campo. Se affinerai la tua sensibilità prima o poi
ti accorgerai che un risultato professionale è ottenibile solo con le
carte a contrasto fisso variando il contrasto in sede di sviluppo. Che
poi le carte a CV abbiano preso il sopravvento su quelle a contrasto
fisso (più economiche da produrre) dipende dall'enorme guadagno che
tutta la catena distributiva fa risparmiando sullo stoccaggio delle
diverse gradazioni delle carte normali.
Ciò premesso, cioè l'arbitrarietà dei risultati, rimane la difficoltà
le teste multigrade "cercano" di compensare la modifica di luminosità
data dalla nuova filtratura inserendo con una camma un filtro di
densità, altre modificano la luminosità di due distinte lampade per il
magenta e il giallo etc etc, ma sono tutti processi arbitrari che non
possono tenere conto delle caratteristiche del foglio di carta che hai
messo sotto l'ingranditore. Ancora più variabili i valori della
filtratura della testa a colori: differenze di base, di stock di
costruzione, di invecchiamento e di percentuale di inserimento nel
fascio di luce.
In questo tentativo destinato a "futuro insuccesso" (ma può anche
darsi che tu decida di sviluppare la tua cultura fotografica in un
ambito diverso dalla CO) ti suggerirei l'uso di una testa a colori DI
CUI NON USERAI I FILTRI e di collocare sotto l'obiettivo il
portafiltri a gabbietta Ilford Multigrade. Quando tu dovessi passare
alla Agfa Multiconstrast allora potrai sostituire facilmente nelle
cornicette di plastica i filtri Ilford con i filtri Agfa, calcolati
diversamente non tanto in termini di valore i contrasto, quanto per
garantire una qualche stabilità di esposizione passando dall'uno
all'altro con quella specifica carta.
buon proseguimento
centomila
2004-01-25 17:01:06 UTC
Permalink
Che i filtri CV usati sotto l'obiettivo dell'ingranditore (privi di
graffi e di polvere beninteso) tolgano incisività all'immagine è una
leggenda metropolitana di cui il mondo fotoamatoriale si bea ...
mentre dall'altra parte ci si dimentica delle note ricerche sul fuori
fuoco che alcuni filtri procurano sul piano di proiezione o dei
problemi di vibrazione dell'ingranditore.
Chi usa le carte a CV può porsi razionalmente alcuni problemi e non
altri (nel senso che accettando compromessi di qualità sulla resa
tonale delle stampe ha poco senso poi andare a fare i precisini su
altri aspetti), ad esempio, nel tuo caso, fissa bene al muro con due
squadrette la base del tuo ingranditore e ingabbiane la parte alta
della colonna con una staffa robusta e tassellata, altrimenti aprendo
e chiudendo il cassetto portafiltri (per una stampa col sistema
splitgrade) procuri microvibrazioni alla testa e quelle sì ti fanno
decadere la qualità dell'ottica.
buone stampe
centomila
Post by Albio
Boh,io sapevo che i filtri da mettere sotto l'obiettivo vanno evitati come
la peste,perchè diminuiscono la qualità dell'immagine...magari mi sbaglio.
Io per non complicarmi la vita uso il classico ingranditore con cassetto
portafiltri sopra il condensatore...
Albio
2004-01-25 18:32:26 UTC
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Infatti non uso il sistema split proprio per questo motivo...vibrazioni
aprendo e chiudendo lo sportellino.
Riguardo ai filtri sotto l'ottica,sei sicuro sia solo una leggenda
metropolitana ?
Non dovrebbe essere lo stesso problema che si ha mettendo un filtro scadente
davanti all'obiettivo della reflex?
Considera poi che,almeno i miei filtri,hanno sempre qualche ditata e un po'
di polvere...e mi romperei doverli pulire ogni volta che li uso,se fossero
sotto l'obiettivo...
Bah...

Ciau

Albio
--
"Comunque il digitale è un'altra cosa, e non mi appartiene, almeno per ora."
(P. Cardone)
Post by centomila
Che i filtri CV usati sotto l'obiettivo dell'ingranditore (privi di
graffi e di polvere beninteso) tolgano incisività all'immagine è una
leggenda metropolitana di cui il mondo fotoamatoriale si bea ...
mentre dall'altra parte ci si dimentica delle note ricerche sul fuori
fuoco che alcuni filtri procurano sul piano di proiezione o dei
problemi di vibrazione dell'ingranditore.
Chi usa le carte a CV può porsi razionalmente alcuni problemi e non
altri (nel senso che accettando compromessi di qualità sulla resa
tonale delle stampe ha poco senso poi andare a fare i precisini su
altri aspetti), ad esempio, nel tuo caso, fissa bene al muro con due
squadrette la base del tuo ingranditore e ingabbiane la parte alta
della colonna con una staffa robusta e tassellata, altrimenti aprendo
e chiudendo il cassetto portafiltri (per una stampa col sistema
splitgrade) procuri microvibrazioni alla testa e quelle sì ti fanno
decadere la qualità dell'ottica.
buone stampe
centomila
Post by Albio
Boh,io sapevo che i filtri da mettere sotto l'obiettivo vanno evitati come
la peste,perchè diminuiscono la qualità dell'immagine...magari mi sbaglio.
Io per non complicarmi la vita uso il classico ingranditore con cassetto
portafiltri sopra il condensatore...
Erg Frast
2004-01-25 12:53:13 UTC
Permalink
....ti suggerirei l'uso di una testa a colori DI
CUI NON USERAI I FILTRI e di collocare sotto l'obiettivo il
portafiltri a gabbietta Ilford Multigrade. Quando tu dovessi passare
alla Agfa Multiconstrast allora potrai sostituire facilmente nelle
cornicette di plastica i filtri Ilford con i filtri Agfa, calcolati
diversamente non tanto in termini di valore i contrasto, quanto per
garantire una qualche stabilità di esposizione passando dall'uno
all'altro con quella specifica carta.
buon proseguimento
In pratica mi consigli di usare una testa a colori come se fosse BN. Scusa
ma non ne capisco il senso, allora tanto vale usare una testa BN semplice
col suo bel cassettino porta filtri e basta.
O forse era un problema di condensatori vs luce diffusa?

Ciao

EF
centomila
2004-01-25 22:33:06 UTC
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Post by Erg Frast
In pratica mi consigli di usare una testa a colori come se fosse BN. Scusa
ma non ne capisco il senso, allora tanto vale usare una testa BN semplice
col suo bel cassettino porta filtri e basta.
O forse era un problema di condensatori vs luce diffusa?
ci sei quasi arrivato! meglio un "forse" che un "allora tanto vale"
... :-))))
c'è una buona letteratura in argomento, da Amazon e Alibris puoi
trovarla anche usata, e non sarebbe una cattiva idea affrontarla: i
"forse" aumenterebbero indubbiamente, ma gli "allora tanto vale"
diminuirebbero in caduta libera.

buoni studi, passo e chiudo
centomila

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